Vi avevo promesso un gran colpo nell’ultimo post, ed eccolo qua. Il ristorante che nel 2016 è stato eletto come miglior ristorante nella classifica dei “50 Best Restaurant”, gli oscar della ristorazione mondiale.
Oro meritato per lo Chef Massimo Bottura dopo il secondo posto del 2015 e due terzi posti nei due anni precedenti.
Ed io ?
Bè erano già alcuni anni che volevo andare in questo tempio della gastronomia, anni in cui sono riuscito a far crescere i prezzi ed i tempi di attesa 🙂
Decido di prenotare a maggio per il mio compleanno settembrino, ma mi dicono che accettano prenotazioni solo per 4 mesi in 4 mesi e mi consigliano di chiamare il primo di luglio.
Verso le 12.30 del primo luglio chiamo e mi dicono che è già tutto pieno fino al 31 ottobre… piango… supplico… e dopo aver fatto scartabellare l’intera agenda al gentilissimo telefonista riesco ad ottenere un tavolo a pranzo per il 23 ottobre… ergo dovrò prendere un giorno di ferie.
Con estrema lentezza arriva la fatidica data e…? Vi ricordate quando dicevo che per gli appuntamenti più importanti mi capita sempre qualche contrattempo ?
Bene… febbre, FEBBRE e raffreddore, stracaxxo (perdonate il termine). Perciò mi imbottisco di tutto e di più e parto per Modena.
Va detto che alla mia fidanzata avevo parlato di una convention della Michelin a cui ero stato invitato per cui lei non sapeva nulla.
Ci presentiamo all’ingresso dell’Osteria Francescana e ci accolgono tre persone molto gentili a cui affidiamo i cappotti.
L’ingresso è dominato da un bellissimo quadro astratto e coloratissimo (non capisco nulla di arte, si vede ?).
Ci accompagnano al tavolo, il locale è piccolo e sviluppato in diverse stanze. Le pareti sono grigie con quadri appesi, luce soffuse, ricorda moltissimo una pinacoteca.
L’unica cosa ben illuminata è il tavolo, ciò che conterrà i protagonisti dell’esperienza, i piatti.
Scegliamo il menù tradizionale rivisitato.
Si parte con tre assaggi: una croccantezza di parmigiano, macaron con ragù di coniglio ed il famosissimo ricordo di un panino alla mortadella.
La mousse di mortadella è fantastica, a dire il vero ne faccio una ottima anche io ma con aggiunta di grassi esterni al salume, questa è la differenza col genio Massimo Bottura (bè ovviamente non solo questa, 🙂 anzi).
Si prosegue con un altro cavallo di battaglia: stecco di croccante di foie gras ripieno di aceto balsamico tradizionale invecchiato 50 anni. Favoloso.
Si prosegue con un pesce che non mi entusiasma per nulla: l’anguilla.
E qui apro una parentesi, in questi ristoranti, anche se non vi piace un ingrediente, provate ad assaggiarlo comunque, sono convinto che vi sorprenderà.
L’anguilla che risale il fiume Po è effettivamente come ho appena scritto, una sorpresa. Un piatto tutto da gustare in tutta la sua complessità di sapori.
A seguire un piccolo cospetto di insalata arricchito con 25 aromi diversi. Questo è il piatto che mi sono gustato meno poiché l’influenza non mi ha consentito di apprezzarlo in tutta la sua complessità, ma la mia fidanzata ha confermato la bontà del piatto.
Ed ecco in arrivo un altro cavallo di battaglia dello chef: parmigiano in 5 consistenze: piatto geniale.
A seguire la lasagna che voleva essere uno spaghetto: una lasagna scomposta molta buona.
Come secondo arriva uno dei piatti più belli mai visti: un trancio di manzo cotto a bassa temperatura per 9 ore (se non ricordo male…) impiantato ricordando il famoso quadro osservato all’ingresso del ristorante.
Piatto bellissimo ed eccezionale, il manzo tenerissimo mantiene il colore di una cottura al sangue ma in realtà è ben cotto.
Guardate che meraviglia:
Infine i dolci:
ricordo di una torta di riso della nonna: torta scomposta dove il riso ricorda i centrini fatti dalle nonne nei pomeriggi di cucito.
Dolce seguito da una delle creazioni più famose di Chef Bottura: Ops mi è caduta la crostata.
Geniale, anche il piatto stesso ricrea la rottura rovinosa subita dal dolce. Da patito della crema posso dire che la torta era fantastica.
Impreziosita dalle gelatine laterali con gusti diversissimi e particolarissimi.
Si conclude con una carrellata di cioccolatini in omaggio alle ciliegie di Vignola.
Tutto perfetto, davvero. Anche il servizio impeccabile.
Unica nota negativa la mancanza di Bottura in cucina, ma ero stato addirittura avvisato telefonicamente in mattinata.
Prezzo alto, ovviamente, ma per una volta nella vita si può fare e comunque assolutamente commisurato al servizio ricevuto nel suo complesso.
Per chi è amante come me di questo tipo di ristoranti lo consiglio senza ombra di dubbio.
Ciao alla prossima…